martedì 17 febbraio 2015

Pomi d'ottone e manici di scopa - Mary Norton




La mia navicella spaziale non è l'unico mezzo di trasporto nell'universo dei libri: c'è chi usa, come Miss Price, un manico di scopa o il vecchio pomolo di un letto d'ottone.

L'autrice è Mary Norton (sì, la stessa della saga degli Sgraffignoli, ndr), il cui stile è un inconfondibile mix di magia, humor inglese e fluidità di narrazione. In questo libro non solo ritroviamo la leggerezza e l'abilità descrittiva della Norton di Sotto il pavimento, ma ne saggiamo anche l'abilità di storiografa e le tinte fosche, laddove la sua penna s'immerge nell'inchiostro più nero della seconda metà del libro.

La storia, dalla quale è stato tratto anche un celeberrimo film in tecnica mista con Jessica Lansbury, è quella che tutti conosciamo, con qualche differenza rispetto alla pellicola: tre bambini (splendida l'idea dell'incipit: i personaggi vengono presentati come un bambino di circa 6 anni, uno di circa 10 e una "più o meno della tua età", catapultando così immediatamente il lettore nella trama) vanno a trascorrere alcuni mesi da una zia, in una tenuta in campagna dove le giornate passano uggiose fino a quando l'integerrima Miss Price, una giovane donna del paesino, non fa la sua comparsa.
Fin da subito i bambini scoprono la realtà che si nasconde dietro la facciata di integrità e perfetta educazione della donna; ella infatti è una strega apprendista e per far sì che i bambini non rivelino il suo segreto gli fa dono di un incantesimo: ogni volta che lo gireranno avvitandolo sul suo perno del letto di uno dei tre bambini - il piccolo Paul - questo li porterà ovunque, nel tempo così come nello spazio.
All'inizio i tentativi dei bambini sono maldestri, ma dopo le avventure più variegate il terzetto, insieme a Miss Price, giunge addirittura nel medioevo durante il periodo dell'incendio di Londra, avvenuto nel 1666. Qui conoscono Emelius, un sedicente negromante che dopo aver passato del tempo nel futuro con loro verrà indagato per stregoneria e condannato a morte sul rogo.
E' allora che i bambini e Miss Price...

Eh, sì. Coitus interrumptus. In altre parole, ve lo dovete comprare per gustare l'ultima parte, a mio avviso la più fantastica, intensa, meglio descritta proprio per la ricostruzione storica e per la cruda realtà dell'epoca.
Ricordo che anche il film mi piacque molto da piccola, purtroppo però l'ultima volta che provai a vederlo un paio di anni fa - nonostante io ami i film d'animazione di ogni genere - non riuscii ad appassionarmici più di tanto per le troppe scene animate frammiste a quelle con attori in carne e ossa, simili a quelle di Mary Poppins (la memorabile sequenza dei pinguini, ndr).
Quindi, voto massimo al libro, che come quasi sempre supera di gran lunga la trasposizione cinematografica. Sono pochi gli esempi contrari (ovviamente sempre secondo i miei gusti), al momento me ne sovvengono solo due: Into the wild e Trainspotting. Del primo ho apprezzato infinitamente di più il film, del secondo una cara amica mi ha detto la stessa cosa: buon film, libro noioso. Almeno, secondo lei.

E voi? Ci sono film che avete preferito ai libri? Avete mai letto questo capolavoro della Norton?










2 commenti:

  1. Stavo proprio considerando la possibilità di leggerlo in questo periodo! =)

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    1. Io te lo consiglio! Se ti è piaciuto il film è un must, ma è un ottimo libro in ogni caso! Questa se non erro è la nuova edizione che dovresti trovare tranquillamente in libreria, è adatto quando si ha bisogno di lasciarsi trasportare altrove... se decidi di leggerlo fammi sapere se ti è piaciuto! ;)

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Tu.
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