giovedì 5 marzo 2015

Il cacciatore di draghi - J. R. R. Tolkien




Buonsalve a tutti!
Quest'oggi vi propongo la recensione lampo di un romanzo breve d'avventura a cui mi sono dedicata negli ultimi giorni, pubblicato dal buon vecchio J. R. R. Tolkien nel lontano 1949. Uscito in Italia solo nel '75, questo libro ha più elementi della fiaba, o favola, rispetto ad altri suoi romanzi spiccatamente fantasy (non che questo non lo sia); il genere è veicolato anche da uno stile di scrittura semplice, scorrevole e senza fronzoli, ben diverso dal Tolkien descrittivo e un po' verboso del magnifico Il signore degli anelli.
Eppure, pur accarezzando solo da lontano quel mondo di elfi e hobbit, Il cacciatore di draghi resta un pezzo inestimabile - e, forse, troppo poco conosciuto - della collezione tolkeniana: Giles, agricoltore di poche parole di Ham, si ritrova suo malgrado, un po' come Frodo e Bilbo prima di lui, a diventare il protagonista della trama e a dover fare appello a tutto il suo coraggio, un po' spinto dall'orgoglio e un po' dai suoi compaesani, per affrontare prima un gigante che sta devastando i suoi campi, poi addirittura un drago.
Non solo uomo di terra, Giles si riscopre uomo d'arme e, soprattutto, di diplomazia e astuzia sopraffine: le battaglie che dovrà combattere non sono solo quelle contro le bestie e le creature mitologiche del "Vasto Mondo là fuori", come lo evoca Tolkien nelle prime pagine, ma anche contro gente comune, malpensanti del suo paese e addirittura il Re.
Un altro "eroe per caso" del panorama di antieroi proposti da questo autore.

E' un libro che consiglio a tutti, sia ai ragazzi che agli adulti che vogliano approcciarsi a Tolkien in una versione più soft e "democratica" rispetto alle sue opere più corpose!

E voi? Lo avete letto? :)

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