giovedì 15 ottobre 2015

Club dei lettori: sì o no?

Bonsoir!
L'altra sera mi sono lanciata in un nuovo progetto: il Club dei lettori del mio paese, che non avevo mai frequentato prima.
Come? Perché non l'avevo mai frequentato?

Motivi plurimi. Punto primo, non mi piace essere costretta a leggere qualcosa, specialmente se non è il genere di libro che m'interessa. Non per capriccio, ma troppo spesso mi sono accorta che, se sono impantanata nella lettura di un libro poco stimolante, anche ciò che scrivo è una ciofeca, quindi devo stare attenta a non indulgere in certi appetiti.
Secondo motivo: i lettori. Strano, no? Ma lasciate che vi spieghi: la mia allergia non è a tutti i lettori, ci mancherebbe altro. No, la mia è un'allergia selettiva, squisitamente mirata, che viene attivata da certe frasette.
"La fantascienza è orrenda e noiosa, con tutti quei robot!", è una di queste.
"Secondo me gli unici libri decenti sono scritti solo in prima persona!" è un'altra, e potrei aggiungerne a bizzeffe.
Ciò che non sopporto è la gente che crede di leggere (o persino insegna come si legge e/o scrive), mentre non è altro che un prigioniero della fredda gabbia d'acciaio che si è costruito. Le persone che leggono solo i libri nelle liste del tipo BBC, I CENTO LIBRI (perché proprio 100?) CHE NON POTETE NON LEGGERE (e chi lo dice?) NELLA VOSTRA VITA (vostra di chi?). Quelle che entrano in libreria chiedendo solo i libri finalisti del Premio Strega, che battono il piede per terra mentre il povero commesso di turno fa del suo meglio per impilare in una torre pericolante tutti i tomi con la fantomatica fascetta di carta (piccolo inciso: editori, la fascetta di carta nun se po' proprio vedè), di solito gialla o rossa, con le magiche parole: IL NUOVO STEPHEN KING! LEGGETE QUESTO CLASSICO, E' IL PREFERITO DI EDWARD CULLEN!
Lettori barbari. Mendicanti dell'anima travestiti da nobili borghesi.

Nei Club dei lettori è facile incappare in pericolosi personaggi di questo tipo, o almeno, così ho sempre creduto. Gente che legge solo Manfredi o Eco o Augias, perché fa tremendamente intellettuale.
Gente che disquisisce di paratassi e ipotassi mentre i Lettori, quelli veri, frugano dietro di loro tra i ripiani della biblioteca, le dita grigie di polvere, negli occhi una fiamma di curiosità. Sono quelli che amo io: seduti per terra senza curarsi dello sporco, un libro aperto sulle ginocchia e una matita dietro l'orecchio; a gambe incrociate su un banco scolastico nel silenzio degli scaffali, con i libri impilati sulla seggiolina che avrebbero dovuto usare per se stessi.
A ogni modo, mi è andata bene: nonostante il timore iniziale, mi sono presto resa conto che il Club dei lettori del mio paesino è in realtà il Club dei Lettori, gente che si rifugia nei libri, che divora i libri, che li annusa, ne strofina le pagine tra i polpastrelli, li mordicchia, ci si addormenta insieme. E mi è piaciuto, davvero; tanto che ho partecipato volentieri all'estrazione del primo autore da leggere entro il prossimo mese, decennio 1900-1910.
La cattiva notizia: non era Conrad.
La notizia peggiore: era Henry James.
Indovinate? Ritratto di signora. Seicento pagine di manierismo e perbenismo borghese d'inizio novecento. Ma proverò a leggerlo, lo prometto. :P
E voi? Partecipate mai a incontri letterari di questo genere? Quali percorsi di lettura state facendo col vostro gruppo?
Raccontate :D

6 commenti:

  1. Ciao, sono contenta che ti sia piaciuto il nostro club dei lettori!
    Anch'io, proprio come te, ero rimasta sorpresa favorevolmente la prima volta che avevo partecipato!
    Siamo anche un gruppo abbastanza numeroso. Non so se sarà di mio gradimento l'autore sorteggiato, ma voglio assolutamente leggerlo.
    Sarà comunque divertente analizzare insieme al nostro gruppo " Ritratto di signora".
    A presto...

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    1. Sarà senz'altro interessante, ma spero che il prossimo decennio sia un po' più nelle mie corde! 😄

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  2. Quando fai parte di un gruppo di lettura hai la certezza che un libro ti possa aprire un mondo. Un mondo che è guardato con tanti occhi ed è toccato da altrettante sensibilità. Le stesse parole possono assumere significati differenti e, confrontandoti, hai la sensazione di esserti calata in quella lettura più volte. In questo modo nessun dettaglio va perso. Da quello che sembrava un particolare insignificante possono nascere riflessioni importanti ed è così che leggere diventa da semplice hobby, ESPERIENZA DA CONDIVIDERE.
    Valeria

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    1. Vale, hai scritto un commento che sembra una poesia! :-) Bellissimo davvero! Anch'io la penso come te, infatti in un mio post più recente ribadivo quanto mi fossi trovata bene in questo gruppo... spero che sarai dei nostri il 22 ;-)

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  3. Che bellissimo commento Valeria! Quello che hai scritto mi riempie di gioia perchè le tue parole trasmettono l'amore che hai per i libri. Sono stati i libri a tessere un filo invisibile alla nostra amicizia che ancora oggi a distanza di molti anni ci unisce e i tuoi commenti portano valore intellettuale a questo blog.
    Ci vediamo il 22 alla riunione del nostro Circolo dei lettori. *.*

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    1. Io sono curiosa di sapere quale libro leggeremo la prossima volta! :-) Ci sono molti autori interessanti nel decennio dal 1920 al 1930, ad esempio Huxley e Katherine Mansfield, che adoro! Di lei ho letto Sulla baia e ne ho comprato anche un altro, con tutti i suoi scritti, di cui ora non ricordo il titolo. La sua scrittura è liquida, uno sciabordio di parole che risuona come una risacca. Si sente che è una scrittrice neozelandese e la proporrò! :-)
      E se nel decennio successivo, a gennaio, non sceglieremo qualcosa di Steinbeck, ad esempio "Al dio sconosciuto", giuro che darò di matto XD

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Tu.
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