lunedì 14 maggio 2018

Nel salotto dello scrittore: scrittori italiani (parte 2)

Buonasera a tutti! :-)
Eccoci tornate con una nuova puntata della rubrica "Nel salotto dello scrittore", questa volta per raccontarvi un sacco di curiosità sulla seconda parte dei poeti italiani che, per ora, abbiamo deciso di prendere in esame. Dove sono vissuti scrittori del calibro di Leopardi e Pirandello? Cosa è rimasto degli oggetti che hanno usato in vita? Esiste ancora qualcosa che le loro mani hanno toccato?
Scopritelo andando avanti con la lettura!
Se vi siete persi la prima puntata, invece, cliccate qui.


Giacomo Leopardi


Ai tempi del poeta, Recanati era divisa fra tre castelli, uno dei quali era Montemorello, dove si trovava l’antica dimora dei Leopardi. L’attuale palazzo proviene dall’unione di vari edifici attuata verso la meta’ del ‘700. Il Palazzo Leopardi, oltre alla Biblioteca storica, ospita anche un giardino retrostante l'abitazione, gli antichi alloggi della servitù, la scuderia e mostre periodiche dedicate ad aspetti meno conosciuti della vita del Poeta, che qui ebbe i natali e qui passò gran parte della sua breve esistenza.

Curiosità: la casa di Teresa Fattorini, “Silvia” nel celebre canto, si trova al primo piano delle scuderie Leopardi. Leopardi cominciò a nutrire affetto per lei nel maggio del 1818, quando seppe che era condannata a una fine precoce. Durante le ore di studio, attratto dal canto della giovinetta occupata al telaio nella casupola di fronte alla Biblioteca, di tanto in tanto si affacciava alle finestre per ascoltarla e guardarla. Teresa morì il 30 settembre dello stesso anno e Giacomo la immortalò nella famosa poesia scritta a Pisa dieci anni dopo, facendo di lei uno dei più commoventi simboli delle illusioni e delle speranze giovanili.


Giosuè Carducci


Nonostante il poeta fosse toscano, nel 1904 andò ad insegnare all’Università di Bologna e in questa città restò per il resto della sua vita. La sua bella casa bolognese si trova al civico 5 di una piazza a lui intitolata, sulla circonvallazione delle mura, tra Porta Mazzini e Porta Santo Stefano e comprende un museo e un giardino nel quale si trova anche la statua di Carducci.

Curiosità: di come fosse in origine la casa esiste una descrizione della nipote di Carducci, Elvira Baldi, figlia di Beatrice Bevilacqua, nel libro di memorie "Carducci mio nonno", (1977):

«Sopra una gran terrazza profonda quanto la casa, dava la camera della nonna. Una scaletta interna portava dalla stanza di passaggio (dov'era anche il cala-pranzo) a un mezzanino: qui era l'anticucina, la cucina e altre stanze di servizio, un vero sbizzarrimento di scalette di legno, di "su e giù" e di corridoi, fino a finire in cantina. Per me quella casa fu una vera terra di esplorazione. Il Nonno, sono certa, non l'ebbe mai a vedere tutta: ci si sarebbe sperduto. Ma anche al primo piano c'erano gli angoli segreti, e stanzini, e passaggi, e ripostigli.»


Giovanni Boccaccio


Certaldo Alto sorge sulla strada che da Empoli porta a Siena. Al numero 13 di via Boccaccio c’è l’abitazione trecentesca dell’autore del Decameron. All’interno di questa Casa Museo troviamo il celebre affresco di Boccaccio realizzato da Pietro Benvenuti, una fornitissima biblioteca, la Stanza del Poeta, gli abiti delle dame ritratte nelle novelle, misteriose scarpette del XIV secolo e una fresca atmosfera letteraria. Qui si incontrarono anche Leopardi e Byron, oltre alla poetessa e amica di molti scrittori Carlotta Lenzoni de' Medici.

Curiosità: durante la seconda guerra mondiale la casa fu quasi completamente rasa al suolo dai bombardamenti aerei alleati; l'affresco fu l'unica cosa che si salvò, miracolosamente. La casa venne poi restaurata nel rispetto degli ambienti originali.


Luigi Pirandello


Vincitore del premio Nobel nel 1934, lo scrittore nacque in una costruzione rurale di fine Settecento, posta in una contrada di campagna. Le stanze ospitano una vasta collezione di fotografie, recensioni e onorificenze, prime edizioni di libri con dediche autografe, quadri d’autore dedicati a Luigi Pirandello, locandine delle sue opere più famose rappresentate nei teatri di tutto il mondo. 

Curiosità: percorrendo un viale attraverso la campagna nelle vicinanze della casa, si arriva a un pino pluricentenario. Sotto questo grande albero Pirandello amava soffermarsi a pensare, a dipingere, a riposarsi, a scrivere agli amici, ed è qui che ha voluto essere sepolto, secondo le sue ultime volontà.


Vincenzo Monti


All’interno della Casa Museo del più celebre scrittore neoclassico sono esposte pregevoli edizioni originali delle sue opere, scambi epistolari illustri e numerosi riconoscimenti conferiti al poeta dalle più grandi Accademie letterarie italiane.
La casa non fu sempre di proprietà della famiglia: nel 1822 venne venduta da Giovanni Monti alla famiglia Bagnara di Alfonsine, nonostante il parere contrario di Costanza Monti, figlia amatissima del poeta, che nel 1830 tentò invano di ricomprarla. I nuovi proprietari la abitarono per oltre un secolo, affittandola a loro volta a umili famiglie di contadini, che inconsapevoli del valore dispersero gran parte delle memorie in essa contenute.
Casa Monti venne miracolosamente salvata dalle distruzioni della seconda guerra mondiale, per poi essere adibita a rifugio per numerose famiglie. Solo nel 1951 il Comune di Alfonsine la ricevette in eredità.

Curiosità: vi sono quattro sale visitabili. La sala della culla, con mobili d'epoca, tra cui la culla settecentesca appartenuta alla famiglia del poeta; quella dei documenti, che conserva alcuni scambi epistolari (con Manzoni e Leopardi) e riconoscimenti conferiti al poeta, oltre alle edizioni originali delle sue opere, tra cui quella della tragedia Aristodemo, le Satire di Persio, Il Bardo della selva nera e la seconda edizione del Caio Gracco; la saletta montiana, che presenta fregi in stile liberty recanti i titoli delle opere montiane più significative, il busto in marmo del poeta e alcuni autografi di Monti e della figlia; e l'antica stalla, oggi adibito a punto vendita e ristoro.


Ed ecco che l'excursus sulle case dei poeti italiani, per ora, è terminato. La prossima volta ci sposteremo un po' più in là, esaminando le dimore dei più grandi scrittori europei degli ultimi due secoli, soprattutto inglesi. Restate sintonizzati ^_*

- Alice

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